domenica 26 marzo 2017

Psicologia nella rete

INTERNET E LA MEMORIA

Uno studio di alcuni ricercatori di un'università di New York guidato da Betsy Sparrow ha indagato il rapporto tra la memoria (individuale e collettiva) e le tecnologie digitali , questo studio mostra la riduzione dell'utilizzo della memoria umane e in crescenza l'so della tecnologia.
il web si starebbe trasformando in una memoria esterna che ci aiuta a ricordare e recuperare qualsiasi informazione.
Noi tendiamo a delegare a una memoria esterna le informazioni che sappiamo di poter trovare con una ricerca su internet, trasferendo gli sforzi di memorizzazione più all'atto della ricerca che sui contenuti.
Un gruppo di ragazzi hanno fatto dei quiz su cui dopo sarebbero stati interrogati, una metà poteva salvare delle informazione sul computer e l'altra no.
All'esame orale chi ha salvato i dati ha ottenuto risultati scadenti a differenza degli altri che hanno stimolato la mente e hanno potuto fornire subito le risposte corrette.
Questi test hanno spinto a parlare dello sviluppo della "mente transattiva", un concetto introdotto dal psicologo Daniel Wegner.
Secondo lui si può parlare di memoria transattiva quando la memorizzazione di alcune informazioni è delegata a persone che ci sono accanto e che si sono dimostrate più abili di noi a ricordare.
Sparrow suggerisce di usare il concetto di "memoria transattiva" per definire il rapporto che si sta sviluppando nei confronti della rete: il world wide web si sta trasformando in un articolato sistema transattivo che si esime dall'obbligo di memorizzare certe informazioni disponibili in rete.
Molti affermano che ci stiamo istupidendo (parola presa da Nicholas Carr della rivista "Is Google Making Us Stupid?) ma il vero problema più grosso sembra essere il rischio di un'amnesia collettiva.
Infatti i supporti digitali hanno una durato limitata, i link su internet vengono modificati in continuazione, alcuni rimangono a lungo altri vengono dimenticati e spariscono nel nulla.
La virtualità di internet, come la mancanza di un' elemento "reale" e recuperabile a cui ancorare la memoria (foto, diario ecc..) rende un problema la rete in un deposito di memoria.

Ogni giorno possiamo modificare i nostri profili, aggiungere o cancellare foto, modificare le pagine di Wikipedia, scrivere un blog, ma dopo qualche tempo probabilmente tutto verrà dimenticato e sostituito con altri e nuovi argomenti.

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